I requisiti per andare in pensione nel 2015 sono quelli già previsti per 2014, per tutte le tipologie di pensione: pensione di vecchiaia, anticipata, di invalidità e ai superstiti. Non viene reintrodotto il tanto richiesto principio di flessibilità, ossia la possibilità di andare in pensione in un range anagrafico definito con incentivi o penalizzazioni a seconda dell’età scelta in questo range.
Questa soluzione era già stata individuata dalla riforma Dini (legge 335/1995) che permetterebbe di risolvere il fenomeno dei salvaguardati, offrendo una possibilità di uscita oggi preclusa dalla rigidità delle regole di accesso al sistema pensionistico.
Nel 2016 ci saranno i nuovi incrementi dei requisiti pensionistici per l’adeguamento alla variazione delle aspettative di vita rilevate dall’Istat (4 mesi di aumento). Il meccanismo inarrestabile dell’innalzamento progressivo dei limiti sia anagrafici che contributivi rappresenta una caratteristica unica del nostro sistema previdenziale.
Requisiti per le pensione di vecchiaia 2015
La riforma delle pensioni introdotta dal Decreto Legge 201/2011 ha inasprito i requisiti di accesso alle diverse prestazioni pensionistiche, sostituendo la vecchia pensione di anzianità con una nuova pensione anticipata che prevede un minimo contributivo più alto e innalzando progressivamente il requisito anagrafico per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Le nuove regole si applicano in maniera uniforme a tutte le categorie di lavoratori, uomini, donne, dipendenti, autonomi, pubblici, privati e appartenenti a qualsiasi regime previdenziale.
Pensione di Vecchiaia
La nuova pensione di vecchiaia conferma il requisito contributivo minimo dei 20 anni (fatta eccezione per le deroghe), ma alza il requisito anagrafico. Per le lavoratrici dipendenti del settore privato si è infatti passati dai 60 anni del 2011 ai 62 anni del 2012. Per andare in pensione nel 2013 era necessario avere 62 anni e 3 mesi per accedere alla pensione di vecchiaia. Per il 2014 il requisito anagrafico è salito a 63 anni e 9 mesi, valore valido anche per il 2015.
Le lavoratrici autonome (artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, collaboratrici iscritte alla gestione separata Inps). Nel 2011, questa categoria di lavoratori andava in pensione con 60 anni, nel 2012, 63 anni e 6 mesi, nel 2013 sono diventati 63 anni e 9 mesi e sia per il 2014 che 2015 per andare in pensione saranno necessari 64 anni e 9 mesi.
Per gli uomini (dipendenti privati e pubblici, lavoratori autonomi) e le donne dipendenti pubbliche si è passati dai 65 anni del 2011 (61 per le dipendenti pubbliche) ai 66 anni nel 2012 ai 66 anni e 3 mesi del 2013, questo valore è valido anche per il 2014 e 2015.
Deroghe al requisito anagrafico
Anche per il requisito anagrafico come per il requisito contributivo esistono delle deroghe che permettono di accedere alla pensione di vecchiaia con dei limiti inferiori.
Deroghe al requisito anagrafico nel settore privato
– I dipendenti privati (Fpld) riconosciuti invalidi in misura pari o superiore all’80%: 55 anni per le donne, 60 anni per uomini.
– I lavoratori non vedenti da una data precedente l’inizio dell’assicurazione o con almeno 10 anni di contribuzione dopo l’insorgenza della cecità: 50 anni donne e 55 anni uomini (Fpld), 55 donne e 60 uomini.
– I lavoratori non vedenti che non rientrano nelle condizioni viste al punto precedente: 55 anni donne, 60 anni uomini (Fpld).
Anche ai questi limiti di età più favorevoli si applicano gli incrementi legati alla speranza di vita.
Deroghe al requisito anagrafico nel settore pubblico
– Non si applica la deroga per invalidità pari o superiore all’80%.
– La deroga per i non vedenti è operativa per i soli dipendenti di enti locali e non per gli statali.
I requisiti anagrafici e contributivi ad eccezione delle deroghe si applicano anche ai lavoratori e lavoratrici che hanno una contribuzione a partire dall’1/1/1996.
In questo caso si potrà accedere alla pensione di vecchiaia prima del 70 anno se il primo importo della pensione non è inferiore a 1,5 volte l’assegno sociale INPS che per il 2015 è di 672,78 euro.